Alfredo Pirri, "Passi", Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma (dal 17 marzo 2012)
Un po' per antifrasi, sfogliando il libro di Giacomantonio, mi vengono
in mente i "paracarri" le sculture di Pietro Consagra posizionate
all'inizio del MAB in piazza Fera/Bilotti.
Sculture frontali, come la citta' sognata, mitica, utopica, cui l'
artista ha sempre guardato per la sua crociata contro un certo tipo di
architettura moderna, che escludeva il connubio fra urbanistica, filosofia,
scultura e poesia. Questo della Città frontale e' stato un po' il chiodo fisso
di Consagra. Che, nel ' 69, ci scrisse un libro (De Donato). Citta' frontale,
scultura frontale: che cosa vuol dire? L' artista ha abbandonato la consueta
maniera di guardare una scultura da tutti i lati, preferendo una visione
frontale. Da qui, una sorta di bassorilievo vicino alla pittura.
I punti di vista sono tanti perché ognuno di noi ne ha uno, vi rimane
attaccato e non accetta di cambiare posto …. per guardare da un’altra visuale.
Simone Weil, mistica e matematica,
in modo ancora più radicale, ci ricorda che "il punto non è di
vista".
Nell'attimo fuggente, l'indimenticabile film di Peter Weir del
1989, l'insegnante invita i suoi
studenti a guardare il mondo da una prospettiva diversa da quella usuale e li
fa salire coi piedi sulla cattedra.
Flavio Giacomantonio si situa oltre lo specchio, delle ipocrisie, della
vanità e delle convenzioni. Anche questa
è una mossa da educatore. Di recente ho proposto al mio sindaco, che mi
richiedeva un'azione di sensibilizzazione nei confronti della strada e degli
spazi pubblici, una citazione che credo sia di Maurice Blanchot: "il cielo
comincia all'altezza delle caviglie". Più che una metafora si tratta di
uno spiazzamento derivante da un cambio di punto di vista. E' come se ci
sdraiassimo a terra, come se posizionassimo una telecamera a terra, uno sguardo
dal basso verso l'alto e non viceversa, dall'alto in basso, come troppo spesso
succede.
Presentazione di “Di là dallo specchio. Zibaldone di emozioni e
impressioni” di Flavio Giacomantonio. Venerdì 2 marzo 2012, “Scrittori al
parco degli Enotri”, Rosario di Mendicino.
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